«Fare rete per dare risposte alla crisi dell’agroalimentare» Il Mattino

Il Mattino di Padova 29 agosto 2022

«Fare rete per dare risposte alla crisi dell’agroalimentare»

L’associazione diretta da Passi e Donadello, insieme a Legambiente, cercherà di dare un’alternativa all’ipotesi deregulation.

 Una risposta alla crisi del settore agroalimentare. Martedì l’associazione Zero Residui, diretta da Lucio Passi e Guglielmo Donadello, insieme a Legambiente proporranno un’alternativa a quella che è la deregulation a scapito di sostenibilità e sicurezza alimentare in un incontro online. «Recentemente è stata diffusa la ricerca dell’Osservatorio di mercato Cso sul calo delle vendite dell’ortofrutta (meno 11% nei volumi e 4% in valore) che ha provocato grande preoccupazione negli addetti. Purtroppo lo studio fotografa solo parzialmente una tendenza negativa che in realtà è molto più grave», dice Passi. «La ricerca ha focalizzato il primo semestre del 2022 non tenendo conto di diversi fattori». Ad esempio? Produzione e costi del 2021: «Oltre il 60% dell’ortofrutta in distribuzione in quel semestre» dice Donadello, «è stato prodotto con costi di precedenti all’aumento della fine del 2021 e ovviamente di quelli successivi causati dalla guerra, dalla crisi energetica e dalla siccità». La grande distribuzione organizzata: «Nel primo semestre 2022 la grande distribuzione organizzata forte dei contratti sottoscritti con i produttori alla fine dell’anno scorso, è riuscita a scaricare gli aumenti dei prezzi su questi, grossisti e aziende di servizio, riuscendo così a limitare gli aumenti per i consumatori finali». La soluzione? Cercare una risposta strategica. «Per l’agricoltura convenzionale solo pratiche agronomiche virtuose, come quella a Zero Residui (chimici) portano ad un contenimento dei costi perché hanno bisogno anche di meno acqua ed energia, oltre a garantire sicurezza alimentare e tracciabilità. Serve però fare rete, “massa critica”, per organizzare una offerta veramente distintiva».